Terremoto nel mondo dell’audiovisivo. E questa volta la colpa non è dell’arrivo di una nuova piattaforma streaming, bensì di una sciopero che avrà pesanti ripercussioni sul settore. Dal 2 maggio, gli sceneggiatori della Writers Guild of America si sono interrotti senza un accordo sui termini del nuovo contratto collettivo. La categoria degli sceneggiatori ha presentato richiesta per una retribuzione equa, che rifletta il valore del loro contributo al successo dell’industria, e protezioni per garantire che la scrittura continui a essere una professione sostenibile in relazione all’avanzare dell’intelligenza artificiale. Richieste che, dopo un mese di sciopero, non hanno ancora trovato un riscontro e che hanno iniziato advert avere pesanti ripercussioni sulla produzione.
Emily In Paris, sciopero degli sceneggiatori ma potrebbero esserci ulteriori ritardi
La prima vittima dello sciopero è la quarta stagione di Emily in Paris. Secondo quanto ha riportato in esclusiva Selection, le riprese della quarta stagione della serie Netflix con Lilly Collins dovevano iniziare alla positive dell’property – o massimo all’inizio dell’autunno – ma sono state ritardate di due mesi a causa dello sciopero degli sceneggiatori. Pare inoltre che, se i membri della WGA dovessero continuare a partecipare allo sciopero, il ritardo potrebbe dilatarsi ulteriormente. Un ritardo che period già stato annunciato da Philippine Leroy-Beaulieu, che nella serie interpreta Sylvie, la quale aveva dichiarato: “Stiamo aspettando che si risolva la questione. Vedremo come si risolverà!”. Al momento Netflix ha rifiutato di commentare i ritardi nella produzione della serie, ma secondo quanto riportato da Selection, una fonte vicina allo streamer avrebbe confermato che le riprese dovrebbero iniziare entro la positive dell’autunno.
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