Gabriel Garko, ecco perchè l’ex fidanzato Gabriele Rossi era assente al suo compleanno

Condividi l'articolo

Lo scorso mese, il 12 luglio, Gabriel Garko ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno. Alla festa erano presenti amici, familiari e numerosi volti del mondo dello spettacolo. In molti hanno notato l’assenza del suo ex fidanzato, l’attore e ballerino Gabriele Rossi. I due sono stati fidanzati per 5 mesi nel 2007, quando Rossi era all’epoca 19enne, e poi per alcuni anni dal 2017. La loro storia d’amore era stata nascosta al pubblico, anche se in molti avevano già notato la speciale amicizia tra l’attore e Gabriele Rossi.

Le voci di corridoio che ipotizzavano una relazione tra i due hanno poi trovato un riscontro nella realtà. Entrambi hanno fatto coming out nel 2020, rivelando anche il fidanzamento: Garko durante la sua partecipazione al Grande Fratello Vip, mentre Rossi in una sua ospitata nel programma Verissimo. Nonostante la successiva separazione, l’affetto tra i due sembrerebbe rimasto. Per questo Gabriele Rossi ha voluto spiegare i motivi per i quali ha declinato l’invito alla festa di compleanno in un’intervista al settimanale Chi.

Gabriel Garko Gabriele Rossi

L’attore ha spiegato al magazine di Alfonso Signorini perché non ha preso partecipato al 50° compleanno del suo ex fidanzato: “Sono stato invitato, ma ho chiamato Gabriel e gli ho detto che avrei preferito festeggiarlo, non appena possibile, tra di noi. Senza caos e senza folla. Rimane un grande affetto. Oggi lo sento finalmente sereno, migliorato e vederlo così rende felice anche me”, ha affermato Rossi, riferendosi ai problemi di salute che avevano colpito l’ex fidanzato l’anno scorso.

Ricevi le ultime notizie via mail

Gabriel Garko compagno, Gabriele Rossi ora pensa al futuro

Dal 2019, dopo la separazione con Garko, Gabriele Rossi è fidanzato con Lorenzo Licitra, vincitore di X Factor nell’edizione del 2017, alla quale parteciparono anche i Maneskin. Rossi ha parlato anche della convivenza con l’attuale fidanzato: “La convivenza è arrivata in concomitanza della pandemia. Diciamo che tre anni passati così è un po’ come se fossero sei. Non è un problema di per sé il vivere sotto lo stesso tetto, ma il non essere allineati e disposti ad accettare i compromessi che la quotidianità può presentare”.